ATV Alaska: Un percorso “grigliato”
Un sentiero composto da pannelli in plastica per permettere ai quad di continuare a svolgere le attività lavorative e ricreative, senza però danneggiare il suolo e l’habitat naturale
In America si discute spesso di degrado del suolo dovuto all’uso massiccio di ATV, con i conservatori da una parte che vorrebbero vietare il passaggio di questi mezzi in molte aree e gli utilizzatori dall’altra che si oppongono con tutte le loro forze per continuare a guidare il loro quad liberamente e senza restrizioni di sorta. Ognuno ha le sue ragioni e non vuole concedere niente all’altra parte.
La questione è di difficile risoluzione, ma a volte si trovano dei compromessi che mettono d’accordo tutti, o quasi. In questo contesto, l’Alaska si è rivelata pioniera: piuttosto che vietare l’utilizzo di ATV un piccolo e sperduto villaggio sulla costa del Pacifico ha predisposto un percorso ad hoc che non danneggia la vegetazione e le risorse naturali.
La soluzione è arrivata grazie al sistema Geoblock, ideato dall’azienda statunitense Presto Geosystems, che consiste nello stendere sul terreno dei pannelli di plastica rigida su cui i quad possono circolare e trasportare carichi senza causare l’erosione dei terreni più fragili.
La particolare struttura a cella, spessa 2,5 centimetri e larga 195, permette all’acqua di penetrare e alla vegetazione di rispuntare e “camuffare” la griglia che di primo impatto non offre sicuramente una bella visuale.
A questo progetto hanno collaborato il National Park Service e il National Resources Conservation Service che hanno assistito la popolazione locale nelle operazioni di stesura dei pannelli, che sono stati poi legati tra loro e assicurati per evitare il minimo movimento durante il passaggio dei mezzi.
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