Alchimia balcanica
Prima che una competizione possa essere annoverata tra gli eventi internazionali cult o leggendari devono passare parecchi anni dalla sua prima edizione e deve diventare nell’immaginario collettivo una gara a cui non si può mancare
La Balkan Breslau 2013, che si è svolta in Bulgaria dal 14 al 21 settembre, ha battuto ogni record in fatto di celerità nel diventare una leggenda. Tutto questo è potuto avvenire grazie all’ottima organizzazione del nuovo patron della Breslau, Alexander Kovatchev, che non ha lasciato nulla al caso: road book perfetti, tracciati straordinariamente belli e tecnici, ospitalità in hotel raffinati ed uno staff altamente professionale. Se a tutto questo uniamo il fascino, le bellezze naturali e l’ospitalità della Bulgaria con la ciliegina sulla torta dell’ultimo campo sul Mar Nero, dove di giorno si correva e di sera si festeggiava sulla spiaggia riscaldati da un falò, è facile capire perché questa competizione sia entrata nel cuore di tutti i partecipanti, molti dei quali ex dakariani come la motociclista tedesca Tina Meier, l’israeliano Gal Shacham, il bulgaro Peter Cenkov o il francese Philippe Gauthier che ha fatto debuttare qui sua figlia Léa di 18 anni, che hanno decretato la Balkan Breslau come la migliore gara dell’anno…