Difficile da dimenticare
Cesari, Marchionni, Gigli, Galizzi, Compalati, Piana, Ravera. Questi i campioni 2016
La gara di Ottobiano è stata una di quelle che difficilmente si dimenticherà: ricca di colpi di scena e di sorprese è stata capace di cambiare classifiche che già sembravano scontate e di ribaltare situazioni ormai assodate. Andrea Cesari ha vinto il titolo italiano nella Elite, battendo Simone Mastronardi che ci ha creduto fino alla fine e ha combattuto come un leone, almeno fino a che l’assale del suo Yamaha non ha deciso di andarsene, annegando nel laghetto al centro della pista di Ottobiano. Cesari aveva già vinto Gara 1 ma quando sono partiti per Gara 2, l’ultimo atto dell’intero campionato, fra i due c’erano 17 punti a favore del primo. Con 25 punti in gioco tutto poteva accadere. Così Mastronardi ha attaccato, andando fortissimo, fino a che non ha perso la ruota, dopo aver spezzato l’assale. Primo Cesari, secondo Mastronardi e terzo Amerigo Ventura che sulla sabbia, complici forse delle gomme non adatte, non è riuscito ad andare come avrebbe voluto e ha concluso in quarta posizione, per un solo punto alle spalle di Cinotti e perdendosi la soddisfazione di salire sull’ultimo podio della stagione.
Nella Sport dopo una battaglia durata tutta la stagione è Fabio Marchionni che si porta a casa il titolo, dopo essere arrivato a Ottobiano secondo in classifica, con nove punti di distacco da Mattia Ioli. Il pilota KTM è partito fortissimo in entrambe le Gare ed è andato subito al comando, mentre Mattia, rimasto incastrato più indietro ha fatto fatica ad avanzare finendo addirittura fuori dal podio di giornata. Complice la presenza di due wild card come Filippo Rossetto, che aveva disputato solo la prova di Città di Castello, oltre a quella di ieri, e di suo padre, Denis Rossetto, assente per tutto il campionato. Rispettivamente si sono portati a casa il terzo e il quinto posto nella classifica della giornata, mentre alle spalle di Marchionni, vincitore di giornata, è salito sul podio il bravissimo Majcol Porracin, autore di una splendida gara. Ioli finisce secondo in campionato mentre Marco Barbagli conferma la sua terza posizione, nonostante una seconda manche disastrosa.
Il colpo di scena più grande arriva dalla Veteran, dove Davide Gigli vince il titolo con tre punti di vantaggio su Alessandro Fontanazzi. Alla vigilia della gara i due erano arrivati a Ottobiano con la bellezza di 22 punti di differenza, con l’emiliano primo praticamente da inizio stagione ma la fortuna ieri aveva decisamente girato la faccia verso Gigli. In Gara 1 Fontanazzi era in vantaggio ma sulla discesa dal panettone di arrivo finisce disarcionato con il quad spento. Superato riusciva a recuperare e a chiudere secondo, alle spalle di Gigli. Quando rientravano in pista per l’ultima manche dell’anno Fontanazzi contava 183 punti contro i 168 di Gigli, ma mentre Grola e Gigli partivano subito a testa bassa, Fontanazzi rimontava portandosi in testa fino a che il suo quad non si fermava. Riesce a farlo partire tentando di arrivare, seppur lentamente, al traguardo, ma il suo prototipo Suzuki aveva deciso di arrendersi per sempre. Gara 2 è vinta da Grola e sul podio di giornata salivano Gigli, Grola e Giuseppe Donati, con la classifica di campionato che con 186 punti eleggeva il toscano primo, davanti a Fontanazzi e Cristian Pinoli, assente all’ultima gara.
La JF250 era l’unica classe in cui già con una giornata di anticipo si sapeva il vincitore: Paolo Galizzi aveva già vinto ma voleva tentare un record, 12 vittorie su 12 gare. Non ce l’ha fatta per un soffio e si deve accontentare – si fa per dire – di 11 su 12 perché il suo Can-Am alla partenza di Gara 2 non si è voluto accendere e lo ha privato della sfida finale. La giornata l’ha vinta Mattia Venturini, terzo di campionato, alle spalle di Grigore Vieru, assente a Ottobiano. Nel Trofeo Nord una wild card, Leonardo Arzani, ha vinto la giornata grazie ad una vittoria e a un secondo posto, mentre Fabio Giaretta, secondo di giornata e vittorioso in Gara 2, rientra in gioco per la vittoria 2016: ora fra Marco Sabbadini leader con 132 punti – sfortunatissimo ieri con il suo Suzuki – e Fabio Giaretta secondo con 123 ci sono solo 9 punti di differenza e una gara ancora da disputare, a Capo di Ponte, l’ultima di Racing Quad che sarà quella decisiva per trovare il nome del vincitore.