Dominio sudamericano
Si è conclusa la 41esima edizione della Dakar, corsa interamente in Perù con 10 tappe estenuanti
I vincitori di questa edizione sono Nasser Al Attiyah che si aggiudica il terzo sigillo nelle auto, l’eroico Toby Price nelle moto, Nicolas Cavigliasso nei quad, Francisco “Chaleco” Lopez nei SxS, ed infine Eduard Nikolaev (Kamaz) nei camion. Andiamo con ordine e partiamo dalla prima e seconda tappa dove Cavigliasso e Francisco Lopez Contardo partono subito benissimo vincendo le categorie quad e SxS.
Nello Stage 3 la carovana arriva a Arequipa, la seconda città più popolosa del Perù, si trova ai piedi del vulcano Misti e, anche se la speciale si è svolta da qualche altra parte. I concorrenti hanno corso a nord, nelle aree di Duna Grande e Duna Argentina vicino a San Juan de Marcona, per poi spostarsi più in alto (2.000 metri) nella regione di Cobrepampa.
In seguito, sezioni di fesh-fesh hanno messo alla prova le abilità di maneggevolezza nella terza parte della tappa, dove si alternavano a tratti veloci a dune di Acarí. Nella categoria SxS, Gerard Farrés ha preso confidenza con il suo nuovo veicolo e ha ottenuto la sua prima vittoria nella classe, battendo il suo ex rivale della moto e il nuovo leader assoluto “Chaleco” López.
Nel frattempo, Jeremías González Ferioli ha concluso la striscia vittoriosa di Nicolás Cavigliasso nella categoria quad e ha conquistato il suo primo trionfo davanti al suo connazionale, che tuttavia mantiene un vantaggio confortevole in classifica.
La prima marathon arriva il giorno dopo da Arequipa a Moquegua con ben 798 km da percorrere, lo Stage inizia uscendo dalla città Bianca con una piccola zona di dune dove i piloti hanno capito immediatamente che sarebbe stata una delle tappe più dure con tanto fesh-fesh che logora nervi e mezzi.
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