Il rally totale
“Finalmente ho capito che non sono un vero sportivo! I rally in auto, la canoa, la montagna, il Telemark, il downhill e ultimamente i rally in moto, sono stati e continueranno ad essere solo scuse per andare in giro per il mondo”
Così scrivevo su Facebook il 26 agosto al mio arrivo a Samsun, città affacciata sul mar Nero in Turchia, dove finiva purtroppo il rally. Scrivo purtroppo perché si sa le cose belle vorresti che non finissero mai. Questa gara è proprio bella, c’è di tutto, è il rally totale. Ho partecipato già ad altre due edizioni, e forse per uno come me poteva bastare, ma gli organizzatori, per incastrarmi, sono riusciti anche quest’anno a proporre un itinerario inedito all’80 per cento; come fai a restare a casa. Viaggiare, conoscere persone nuove, avvicinarsi a culture diverse, perdersi per poi ritrovarsi, un po’ di sana competizione, il rispetto dell’avversario, ecco per me il rally è tutto questo. Non mi piacciono i rally organizzati con percorsi a margherita che ti riportano…
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