Baja Aragon 2014: La tempesta degli Dei
Teruel, stupenda cittadina Spagnola che nulla ha a che fare con i motori ospita per il secondo anno consecutivo la seconda, piccolo gioco di parole, prova del campionato Mondiale Baja iniziato con buoni auspici per i colori italiani
Come consuetudine la Baja spagnola, dal sapore particolare per la lunghissima storia e per i terreni molto simili per certi versi alla California, Paese che ha dato il via alle Baja, richiama un numero considerevole di concorrenti da tutto il mondo.
Al paddock si respira un sapore simile alla Formula 1 e nell’enorme parco assistenza tante sono le macchine presenti come tanta è la tecnologia: gli enormi camion assistenza delle Mini e delle Toyota ufficiali oscurano i piccoli team che orgogliosi di esserci si danno da fare per mantenere quell’aria di “ufficialità” necessaria in questo tipo di gara.
Nei quad la presenza italiana è limitata a Massimiliano Masante che, complice il fatto di non aver letto a fondo un ingarbugliato regolamento è costretto ad abbandonare quando era decimo nella classifica generale e terzo nella sua classe.
Gli organizzatori non gli fanno sapere che la Open, classe dove Masante risulta iscritto dal mese di maggio non ha l’ufficialità necessaria per ottenere i nulla oste da parte delle Federazioni: da parte italiana la Federazione pur conoscendo a fondo il problema e pensando che Masante sia in possesso della licenza internazionale risponde allo stesso dichiarando che la sua posizione è a posto e che quindi può intraprendere il viaggio.
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