Le raffiche di vento come sole compagne di viaggio
Il sogno di un tour in solitaria dell’Islanda in quad dopo un anno di preparativi ostacolati dalla pandemia. La natura dell’isola vulcanica, con la sua bellezza prepotente e ostica, è lo scenario dell’impresa di un caparbio e tenace settantenne: Giovanni Bettella
Questa storia comincia più di quarant’anni fa: no, non ci è voluto così tanto tempo per raggiungere ed esplorare l’Islanda. È il periodo quando lo spirito avventuroso di Giovanni (Gianni per gli amici), allora trentenne, si formò, girando buona parte dell’Africa del Nord in fuoristrada con le sole guide Michelin a far da navigatore, plasmando la sua propensione all’avventura.
L’anagrafe ormai, di anni, ne conta settanta, ma la tempra è ancora quella: magari un po’ meno vigorosa, comunque sempre tenace e soprattutto inossidabile. La tecnologia di oggi poi aiuta molto meglio l’organizzazione di un viaggio del genere: questo tour dell’Islanda in solitaria ha potuto contare sul supporto del web, sia per la vera logistica che per raccogliere le informazioni utili.
Il primo step di questa avventura si conclude con l’auto e carrello con quad a seguito in Danimarca con un giorno e mezzo di nave da Roma. Un primo assaggio di Nord vero lo si fa alle Isole Faroe, con i loro incredibili tunnel sottomarini che le collegano ed un secondo passaggio marittimo che conduce Gianni e il suo quad verso l’Islanda, Seyðisfjörður, la città portuale ad Est dell’isola, dove sbarca e dalla quale riprenderà un mese più tardi il traghetto verso l’Europa continentale.
Da Seyðisfjörður inizia il tour della terra dei vulcani e del ghiaccio che segue il periplo dell’isola ma con frequenti deviazioni verso l’entroterra per visitare i più spettacolari scenari naturali che l’Islanda propone a piene mani…
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