PGO Buggy: Divertimento trasversale
Divertimento allo stato puro con il nuovo PGO Bug Racer 600 che fa della derapata controllata un vero e proprio stile di vita accessibile a tutti
Si rinnova e prosegue la saga dei buggy targata PGO. Si alza infatti il sipario sul Bug Racer 600, vero e proprio anello di congiunzione tra un fuoristrada convenzionale e i side by side. Il frontale aggressivo del 600, contraddistinto dalla doppia coppia di fari e dalle linee arrotondate, rispecchia perfettamente il concetto di divertimento che nel progetto iniziale questo mezzo voleva trasmettere e che grazie a accorgimenti ben sviluppati sa regalare tanto in fuori strada che su asfalto.
Certo i funambolismi di guida sarebbero senza dubbio smorzati se non fosse presente la sempre trascinante trazione posteriore ma ciò non toglie che la pastosità dell’erogazione e la sincerità comportamentale del mezzo aiutano, e un bel po’, il pilota nelle tipiche manovre di controsterzo e sovrasterzo di potenza. La novità più rilevante la troviamo a livello di motorizzazione: PGO ha abbandonato infatti, dopo svariati anni, la partnership con Piaggio per l’utilizzo dei suoi motori e ha installato per la prima volta un propulsore progettato e costruito direttamente dalla casa madre taiwanese.
La cilindrata di 558 cc garantisce al buggy una potenza massima di una quarantina di cavalli e una coppia di 25 Nm a 5000 giri. Anche se la potenza non è di quelle stratosferiche, la neonata creatura si mostra comunque assolutamente gustosa in virtù di una maneggevolezza che unita alla spiccata intuitività di guida si esalta in un rendimento davvero sorprendente. Impossibile passare inosservati con questo quadriciclo che oltre a poter essere pilotato senza casco conta su un rinnovato serbatoio che più capiente del 40% rispetto al modello precedente consente all’utente finale escursioni di raggio maggiorato fino a un massimo di 500 km. Tecnicamente irrobustito sul posteriore…
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