Polaris 2014: 107 cavalli sono abbastanza?
Il titolo dice tutto: non si e fatta troppo attendere la risposta della casa statunitense nei confronti della canadese BRP produttrice del suo diretto avversario, il Can-Am Maverick
AWA Washington il 30 luglio sono stati tolti i veli alla nuova creatura della casa di Minneapolis che completa la gamma RZR con il nuovo top di gamma da 1000 cc che da subito si pone al vertice della categoria strappando il primato di side by side più potente in assoluto sul mercato. Nuove motorizzazioni, versioni e colorazioni per i classici Sportsman, Ranger e Scrambler.
Correva l’anno 2007 quando venne presentato il RZR 800. Non ci volle tanto a capire che la nuova impronta data da Polaris al concetto di side by side si sarebbe concretizzata in un puro stravolgimento dei vecchi canoni. Il classico UTV, utility terrain vehicle, usciva dalle regole di mezzo da lavoro per essere reinventato: non più quadriciclo puramente utility, ma sportivo, tirato nelle linee, ispirato alle macchine da rally, dove tutto è progettato per dare il massimo in off-road.
Anche gli spazi di carico sono ridotti al minimo, pensati solo per lo stretto necessario, per le riparazioni al volo. Come in una macchina da corsa. Il successo commerciale del RZR non si è fatto attendere attirando gli appetiti dei diretti competitor: il gioco al rialzo ha avuto così inizio. Una sfida che si svolge nel continente americano e subito in proporzioni minori in quello europeo.
Nel 2010 Polaris ha introdotto il RZR 900 per far fronte all’arrivo del Can-Am Commander e ora risponde all’introduzione del Maverick 1000 Can-Am con il nuovo RZR 1000 XP. Esteticamente il frontale è caratterizzato da linee decise e squadrate ora un poco addolcite da una calandra piena e avvolgente in tipico stile automobilistico. I fari adottano la tecnologia full led sia sul fronte che sul retro.
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