Palagano: Prima neve
Desiderosi come sempre, non appena si è presentata l’occasione siamo andati a fare un’uscita sulla neve approfittando delle precipitazioni di novembre scese sugli appennini emiliani
La scelta è caduta su Palagano, in provincia di Modena, nell’appennino emiliano dove ci siamo portati la sera prima per essere poi pronti la mattina successiva a partire. Il paese, discreto e raccolto, dai 300 ai 1450 metri di altezza sul mare, prende il suo nome da palaga, che significa “pepita d’oro”, anche se questo metallo non è tipico di questa zona, conosciuta invece per rame, calcopirite e ferro. Il percorso prevedeva un giro nelle prossimità del versante nord delle pendici del Monte Cantiere, abbastanza impegnativo e stimolante a bordo di quad e side by side.
È logico che per poter fare tutto ciò avevo dovuto organizzarmi al meglio, da una parte ascoltando le previsioni meteo e dall’altra strutturando il tutto in modo che quando fosse stato possibile uscire i mezzi fossero stati pronti e la compagnia disponibile, nello specifico gli amici Piacentini, Viappiani e Gianini che sono stati con me in questa avventura.
Dopo qualche prima incertezza legata alla situazione metereologica che sembrava voler volgere al peggio, ci siamo armati di macchine fotografiche e GoPro e siamo partiti. La sera prima a Palagano abbiamo soggiornato presso l’Hotel Parco. Ad accoglierci Vittorio (nipote di Ottavio ndr).
Dopo esserci fatti una bella doccia abbiamo atteso Piacentini di ritorno dalla consueta lezione di canto ai suoi bambini per trasferirci (la scusa era del sopralluogo ma è andata a finire diversamente) nello splendido chalet Baita del Duca a pochi chilometri di distanza (9 nello specifico) presso le Piane di Mocogno aperta da pochissimo per i primi irriducibili delle ciaspolate al chiaro di luna. La baita aperta per noi si stava apprestando a organizzarsi per l’apertura invernale e grazie anche ai rapporti pluriennali
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