Quad Ride Sardinia: l’isola da riscoprire
Il ritrovo era fissato a Livorno. Preparati i mezzi e caricato i bagagli sul furgone di assistenza, prima di imbarcare, abbiamo confrontato le nostre aspettative. Ci aspettava un viaggio fantastico
In nave dopo aver preso possesso delle nostre cabine e fatto gli ultimi commenti, ci siamo concessi una sana dormita, consci che il giorno dopo sarebbe stata una giornata impegnativa con molte ore in sella ai quad. Al mattino, la maggior parte di noi non ha avuto bisogno della sveglia per prepararsi, tanta era la voglia di partire. Appena sbarcati, come un orologio svizzero, sono arrivati Valter (la guida) e Francesco (assistenza).
Dopo i saluti e un piccolo briefing, subito in off-road. Qualche chilometro e arriviamo all’area di servizio con rabbocco carburante e colazione per i più affamati. Adesso cominciamo a fare sul serio. Direzione Cantiere Forestale di Padru.
Attraverso le pinete arriviamo al Cantiere di San Pedra Bianca dove troviamo piste scorrevoli e veloci. Una breve sosta per sgranchirsi un po’ e ammirare tutta la vallata che conduce a Torpè. Dall’alto era uno spettacolo, con i colori e la vista del lago, ma scendendo ci siamo resi conto di cosa era successo nel novembre scorso. Per arrivare al paese di Torpè, abbiamo attraversato il letto del fiume, e con passaggi degni di un esperto di trial, siamo riusciti ad arrivare al paese.
Ancora una risalita per ammirare il mare dall’alto con le classiche foto di rito e poi rientro a valle per fare rifornimento. Sul lungomare di Capo Comino, proprio all’inizio della pineta che ci avrebbe portato a Orosei, una pattuglia della Polizia Municipale mi avvicina e chiede chi fosse l’organizzatore, la guida e la nostra destinazione. Persuasi dal nostro buon comportamento (forse già ci monitoravano da tempo) e soprattutto sereni del fatto che a guidare il gruppo c’era Valter (conosciuto e stimato in
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