La Cavalcata del Sole
La Principessa Camelia Liparotti, Sir Alessandro Botturi e lo Scudiero Manuel Lucchese aprono le danze di una due giorni di fuoristrada dell’entusiasmo. “Frecciata”, divertente, a volte non facile, esilarante, affollata, “g-astronomica”, apprezzata
A volte il successo è nella cura dei dettagli. E nella fantasia. Così si fa, partendo da una formula di base indovinata, fortunata, e “allegando” un’attenzione continua al suo sviluppo, alla sua diversificazione, lasciando un evento completo in una situazione di perenne Work in Progress. Così ogni volta è un evento che pare di conoscere, ma che è sempre nuovo, e un qualcosa di più.
La decima edizione della Cavalcata del Sole ha premiato ancora una volta l’impegno di Bike Village, restituendo al suo Presidente, Gianpaolo Granara, e ai suoi fondatori Antonello Chiara e Gianrenzo Bazzu la sensazione che il pubblico degli aficionados ama questa manifestazione proprio per la sua grande varietà di idee. È chiaro sin dall’inizio, dallo scenario e dal percorso.
Minaccia di piovere, ma poi c’è “maggioranza” di sole, c’è asfalto per raggiungere il centro di gravità della manifestazione, ma poi è soprattutto grande fuoristrada. “Willi”, il tracciatore della Cavalcata, ma anche del “Legend” e soprattutto del Sardegna Rally Race, ancora una volta non si risparmia. Per mesi è andato alla ricerca di quelle varianti di percorso che rendessero almeno in buona parte inedita la decima edizione della… non-gara. Come sempre ci è riuscito alla grande.
Un largo anello a Ovest di San Teodoro, oltre Buddusò e Alà dei Sardi, ed un secondo verso Sud, davvero suggestivo con un cocktail concentrato di mare e montagna, lungo la dorsale ideale della SS125 fin quasi ad Orosei. Terreni “grassi”, impegnati dall’umidità delle recenti piogge, anche per Paolo Fazi e il suo Honda TRX 700 preparato dalla Mondial Motorsport per l’occasione, e perfetti il giorno del passaggio con scenari, noblesse oblige, sempre da capogiro. Non meno apprezzati i due
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