Dinli Italia rimescola le carte
Dinli Italia, famosa in passato per la realizzazione di atv di medio-piccola cilinrata, ha rivisto la sua gamma con l’introduzione di grandi cubature sia nel mondo crossover sia in quello utility. due le chiavi di volta in questo settore con le motorizzazioni 700 e 800, quest’ultimo proposto in versione passo lungo
Non possiamo che iniziare questo test riflettendo sulla capacità dei costruttori orientali di reinventarsi, ripensare i loro prodotti in tempi e modi assai veloci, segno di grande modulabilità aziendale e possibilità tecnico-economiche. Esempio eccellente è il costruttore Dinli, ora distribuito in Italia da QuadXtreme, che, seguendo gli appetiti commerciali del momento, ha buttato sul tavolo da gioco diversi prodotti di cilindrata 700 e 800 cc sia nel segmento utility, di cui ci stiamo accingendo a parlare, sia in quello crossover, con il Centhor 2 4×4. Le basi di partenza tecnico-meccaniche sono spesso le medesime, con qualche particolare a distinguere i vari modelli.
È il caso della serie 700 e 800 di Dinli Italia passo lungo, dove molti dettagli meccanici si mescolano tra i due quad e quindi le differenze sono legate più a principi dimensionali e prestazionali. Abbiamo deciso di parlarne contemporaneamente così che il lettore possa confrontarli e fare la scelta più consona alle proprie esigenze e caratteristiche. Il punto di partenza di entrambi è il prezzo di mercato molto aggressivo: possiamo metterci in garage un utility corto o lungo che sia, di generose dimensioni e cilindrata per una spesa massima di 8.290 euro (immatricolazione esclusa).
Abbiamo subito parlato delle dimensioni perchè questi sono due quad che interpretano appieno lo spirito della gamma utility: ampie carene, design pulito ma ricco di dettagli e spazi di carico ovunque sia possibile collocarne.
Il resto dell’articolo sul Dinli Italia Centhor 800/700 lo trovi sull’arretrato Moto4 n°91