Polaris RZR 900 S: 50”+10 ad ognuno il suo
Se negli States un gran numero di percorsi off road denominati OHV (Off-Highway Vehicles) sono accessibili solo a veicoli di larghezza inferiore ai 50” (127 cm). In Europa la situazione è diversa…
In Europa, sebbene in molte zone l’importanza di avere una ingombro limitato sia di grande aiuto per i percorsi stretti, l’esigenza di proporre carreggiate differenti aumenta l’interesse del prodotto. Questo spiega perché le Case si stiano adattando proponendo sempre più modelli con carreggiate diverse come nel caso del RZR S largo 152 e dotato di performance superiori.
Polaris già nel 2008, al momento del lancio della prima versione del celebre RZR 800, sottolineava questa caratteristica. In Europa, e ancor più nel nostro Paese, la versione del RZR più conosciuta è senza dubbio la S, più sportiveggiante ed esteticamente più accattivante.
Con l’evoluzione del RZR XP del 2015 Polaris sostituisce l’allestimento 800 con il nuovo 900, richiamando esteticamente, ma non solo, molte caratteristiche del top di gamma 1000 XP, senza però tralasciare la fatidica fascia di utenza tradizionale volta all’utilizzo appunto maggiormente performante. La Casa punta molto su questa misura tanto da inaugurare una nuova famiglia denominata Trail che comprende oltre al 900S il RZR 570, il RZR 900 e il RZR 900 XC.
Oggetto della presente review è il 900 Trail S dotato di EPS, presentato da poco a Minneapolis. Il nuovo UTV sportivo by Polaris si caratterizza per una linea che si avvicina a quella del 1000 XP soprattutto per quanto riguarda la parte frontale e posteriore. La calandra occupa buona parte del muso e protegge il generoso radiatore mentre dietro i fanali enfatizzano il carattere sportivo del RZR. Per quanto riguarda il propulsore
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