Il profumo dell’avventura
Sono in Turchia per correre l’ottava edizione del Transanatolia Rally Raid. È la mia seconda esperienza in gara con un SSV ed utilizzerò il mio Yamaha YXZ1000 praticamente stock
Sono in compagnia del mio co-driver Francesco Tarricone (detto il Tarri), un caro amico, compagno di mille avventure motociclistiche, che ho convinto a lasciare il manubrio per farmi da navigatore. Sono felice perché sto per godermi nuovamente questo meraviglioso paese da una prospettiva privilegiata come è il nostro macchinino (5 anni fa avevo già corso questa gara in moto), posso condividere queste emozioni con il Tarri e non vedo l’ora di respirare il profumo dell’avventura e della competizione. L’Organizzazione è di quelle vere, strutturate e affiatate. Mr Burak Büyükpınar è il patron della gara mentre Mr Orhan Çelen è l’esploratore, quello che va ogni anno a scoprire nuove piste. A loro si affiancano un centinaio di collaboratori che gestiscono tutte le articolate fasi di un rally raid itinerante. Due personaggi chiave nell’organizzazione sono italiani e questo mi fa molto piacere. Dario del Vecchio, detto Willy. Lui disegna il road-book e trasforma in note le piste scovate da Mr Orhan. Il suo è un compito di estrema importanza perché se tutto va bene e lui è stato bravo, noi ci divertiamo, se è stato impreciso rischiamo di perderci e nel peggiore dei casi di fare un botto magari per una buca non segnalata correttamente. Il secondo uomo è Paolo Albertini verifica il percorso nelle settimane antecedenti la gara e, durante la gara stessa.
Sicurezza
Si sente e vede sul campo di gara l’influenza politica di Mr Burak. Il Transanatolia ha l’evidente appoggio del governo centrale e degli enti locali turchi, così come dei governatori delle provincie attraversate o dei vari sindaci che spesso vengono a trovarci al bivacco….
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